Introduzione: la Food Additiction (FA), una dipendenza comportamentale caratterizzata dal
consumo compulsivo di cibi appetibili, sembra essere un costrutto transonosografico come un
costrutto coerente con i criteri per altre diagnosi di disturbo da uso di sostanze ed è stata
riscontrata anche nello spettro dei DCA, nell’obesità, nel sovrappeso così come nei campioni
non clinici. Ad oggi, i pochi studi che hanno indagato il legame tra personalità e FA hanno
mostrato nei pazienti con FA un’elevata mancanza di perseveranza e un’alta impulsività
correlata alla regolazione delle emozioni negative, difficoltà a impegnarsi in comportamenti
diretti agli obiettivi, mancanza di consapevolezza emotiva e accesso limitato alle strategie di
regolazione delle emozioni. Alcuni studi mostrano una correlazione positiva significativa tra
la FA e la psicopatologia. Obiettivo: lo studio si è posto l’obiettivo di indagare la relazione tra
FA, tratti della personalità non adattivi, patologia alimentare, disregolazione emotiva,
alessitimia, labilità affettiva e psicopatologia. È stato ipotizzato che la FA possa associarsi a
una compromissione del funzionamento in termini di tratti della personalità non adattivi come
affettività negativa e disinibizione e una sintomatologia riguardante la patologia alimentare,
disregolazione emotiva, labilità affettiva, alessitimia e psicopatologia generale. Metodologia:
il campione non clinico è stato reclutato in modo accidentale ed è composto da giovani donne.
Ai soggetti sono stati somministrati mediante piattaforma moodle di google i seguenti
questionari: Modified Yale Food Addiction Scale 2.0 (mYFAS 2.0); Inventario di Personalità
per il DSM-5, versione breve (PID-5-BF); Eating Disorders Examination Questionnaire (EDEQ);
Difficulties in Emotion Regulation Scale (DERS); Affective Lability short-form (ALSSF);
Toronto Alexithymia Scale (TAS-20); Brief Symptom Check-List (BSCL). Risultati: i
partecipanti con diagnosi di FA (in confronto a quelli senza diagnosi di FA) hanno ottenuti
costantemente punteggi significativamente più elevati (p<0,001) ai test psicometrici
somministrati. Solo due variabili sono però risultate associate in modo indipendente alla
presenza di una diagnosi di FA. I partecipanti con diagnosi di FA (in confronto a quelli senza
diagnosi di FA) hanno riferito un rischio maggiore di avere punteggi superiori alla EDE-Q
(Odds Ratio=1,30; p<0,001) e punteggi superiori al PID-5-BF (Odds Ratio=1,11; p=0,004).
Conclusioni: I partecipanti con diagnosi FA (in confronto a quelli senza diagnosi FA) hanno
riportato un maggior livello di sintomi riferibili all’area dei disturbi del comportamento
alimentare, psicopatologia generale, sintomi riferiti a disturbi di personalità, alessitimia,
disregolazione emotiva e labilità affettiva.