Il saggio offre un contributo interpretativo alle novità legislative introdotte dagli artt. 2 e 3 della l. n. 81/2017 a tutela del lavoratore autonomo non imprenditore che hanno il pregio di approcciare al problema della protezione del lavoro oltre i confini della dicotomia autonomia/subordinazione ma rispettando le peculiarità modali delle due aree normative. L’intervento normativo in parola, ponendosi in chiave protettiva del lavoratore, sebbene autonomo, affranca il lavoro autonomo stesso da una ormai irragionevole estraneità, che si pretendeva addirittura ontologica, al c.d. diritto del lavoro. Viene così offerta una chiave di lettura che è quella dell’individuazione (eteronoma) di una protezione dell’elemento comune al lavoro comunque prestato personalmente che è, appunto, la personalità e dignità della persona che lavora. La scelta del legislatore è quella di una estensione integrale (o integralista) di una disciplina contro i ritardi di pagamento, in verità, pensata a livello europeo per le sole imprese. Risultano quindi rischi di incompatibilità genetica in sede di attuazione della estensione. Così il legislatore, impone all’interprete di affiancare a questa soluzione una valutazione di “compatibilità” con la posizione del lavoratore autonomo. E in questo particolare giudizio di compatibilità ritorna utile considerare la ratio dell’intervento legislativo proposta, cioè di intervento specificamente dedicato alla tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale come tutela volta non già alla protezione, di stile consumeristico, del cosiddetto contraente debole bensì come tutela ordinata alla più ampia protezione del lavoro prestato personalmente quello, cioè, che rappresenta la personalità e la dignità della persona che lavora. L’estensione alla fattura dei lavoratori autonomi del valore di prova scritta ex art. 634 c.p.c. supera, dunque, la parzialità della protezione sia in senso soggettivo che oggettivo. Prima della novella in commento solo gli avvocati iscritti ad Albo potevano ottenere parere di congruità delle loro parcelle che assumeva valore di prova scritta (sebbene una certa giurisprudenza lo rendesse vulnerabile, comunque, a contestazioni sull’an e sul quantum). La novità presenta criticità in ordine all’aggravamento degli oneri fiscali imponendo di fatto l’anticipazione dell’IVA esposta in fattura al lavoratore autonomo. La soluzione dell’art. 3 estende a tutti i lavoratori autonomi, oltre i confini della sola “impresa” o delle sole professioni intellettuali (v. giurisprudenza europea), la tutela contro le clausole e condotte rivenienti dall’abuso di una parte rispetto alla condizione di dipendenza o difficoltà economica dell’altra. Esplicito il rinvio alla disciplina dell’art. 9 della legge sulla subfornitura e implicito quello al regime di nullità di cui all’art. 33 del codice del consumo, con alcune difficoltà interpretative derivanti dal combinarsi delle norme citate con, ad esempio, il regime di recesso dal contratto.

L'AGGIORNAMENTO DELLA PROTEZIONE ETERONOMA DELLA POSIZIONE CONTRATTUALE DEL LAVORATORE AUTONOMO NON IMPRENDITORE

TESTA F
2018-01-01

Abstract

Il saggio offre un contributo interpretativo alle novità legislative introdotte dagli artt. 2 e 3 della l. n. 81/2017 a tutela del lavoratore autonomo non imprenditore che hanno il pregio di approcciare al problema della protezione del lavoro oltre i confini della dicotomia autonomia/subordinazione ma rispettando le peculiarità modali delle due aree normative. L’intervento normativo in parola, ponendosi in chiave protettiva del lavoratore, sebbene autonomo, affranca il lavoro autonomo stesso da una ormai irragionevole estraneità, che si pretendeva addirittura ontologica, al c.d. diritto del lavoro. Viene così offerta una chiave di lettura che è quella dell’individuazione (eteronoma) di una protezione dell’elemento comune al lavoro comunque prestato personalmente che è, appunto, la personalità e dignità della persona che lavora. La scelta del legislatore è quella di una estensione integrale (o integralista) di una disciplina contro i ritardi di pagamento, in verità, pensata a livello europeo per le sole imprese. Risultano quindi rischi di incompatibilità genetica in sede di attuazione della estensione. Così il legislatore, impone all’interprete di affiancare a questa soluzione una valutazione di “compatibilità” con la posizione del lavoratore autonomo. E in questo particolare giudizio di compatibilità ritorna utile considerare la ratio dell’intervento legislativo proposta, cioè di intervento specificamente dedicato alla tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale come tutela volta non già alla protezione, di stile consumeristico, del cosiddetto contraente debole bensì come tutela ordinata alla più ampia protezione del lavoro prestato personalmente quello, cioè, che rappresenta la personalità e la dignità della persona che lavora. L’estensione alla fattura dei lavoratori autonomi del valore di prova scritta ex art. 634 c.p.c. supera, dunque, la parzialità della protezione sia in senso soggettivo che oggettivo. Prima della novella in commento solo gli avvocati iscritti ad Albo potevano ottenere parere di congruità delle loro parcelle che assumeva valore di prova scritta (sebbene una certa giurisprudenza lo rendesse vulnerabile, comunque, a contestazioni sull’an e sul quantum). La novità presenta criticità in ordine all’aggravamento degli oneri fiscali imponendo di fatto l’anticipazione dell’IVA esposta in fattura al lavoratore autonomo. La soluzione dell’art. 3 estende a tutti i lavoratori autonomi, oltre i confini della sola “impresa” o delle sole professioni intellettuali (v. giurisprudenza europea), la tutela contro le clausole e condotte rivenienti dall’abuso di una parte rispetto alla condizione di dipendenza o difficoltà economica dell’altra. Esplicito il rinvio alla disciplina dell’art. 9 della legge sulla subfornitura e implicito quello al regime di nullità di cui all’art. 33 del codice del consumo, con alcune difficoltà interpretative derivanti dal combinarsi delle norme citate con, ad esempio, il regime di recesso dal contratto.
2018
9788814188855
lavoro autonomo
protezione sociale
condotte abusive
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14092/2350
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