Il c.d. “processo telematico” è divenuto oggetto di crescenti attenzioni da parte della dottrina. I moltissimi contributi in materia non sgombrano però il campo da incertezze, molte delle quali derivano anzitutto dal proliferare di intervanti normativi quantomai ricorrenti, che non hanno garantito alcuna stabilità applicativa alla disciplina in materia e,conseguentemente, non hanno favorito il consolidamento delle opinioni dottrinali. L'Autore ripercorre le tappe che hanno condotto alla introduzione del decreto ministeriale 21 febbraio 2011, n. 44 emanato in attuazione dei principi previsti dal d.lgs. n. 82/2005, fino alle recentissime misure per garantire l’attuazione e l’effettività del processo telematico introdotte dal decreto legge n. 90/2014.
Il domani ed il c.d. “processo telematico”
MERONE A
2014-01-01
Abstract
Il c.d. “processo telematico” è divenuto oggetto di crescenti attenzioni da parte della dottrina. I moltissimi contributi in materia non sgombrano però il campo da incertezze, molte delle quali derivano anzitutto dal proliferare di intervanti normativi quantomai ricorrenti, che non hanno garantito alcuna stabilità applicativa alla disciplina in materia e,conseguentemente, non hanno favorito il consolidamento delle opinioni dottrinali. L'Autore ripercorre le tappe che hanno condotto alla introduzione del decreto ministeriale 21 febbraio 2011, n. 44 emanato in attuazione dei principi previsti dal d.lgs. n. 82/2005, fino alle recentissime misure per garantire l’attuazione e l’effettività del processo telematico introdotte dal decreto legge n. 90/2014.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.