GIS training in high schools can prove useful in fostering young citizens’ environmental awareness. While this is a need in all contexts, it becomes even more urgent in a sensitive and peculiar region as the Costiera amalfitana. One among Italy’s most attractive destinations for tourism, the Costiera lives on a narrow coastline between a wilderness-like, mountainous land and the open sea. Through centuries of life in such a region, towns steadily settled in extremely narrow valleys; farmers grew crops in gardens and fields almost carved into the slopes; an entire population moved across that land on local networks of paths and roads, while the sea often remained as the main way for transportation and travel. Between the 19th and the 20th centuries, as local society was moving from primary- sector-based economies towards tertiary-sector economies, the Costiera amalfitana became renowned for its environmental, historical and geo- cultural assets. The dramatic urban development which followed the increase in housing demand, caused a rise in pressure on the fragile environmental setting of the Costiera. Failure to properly deal with sustainability issues contributed to creating hazard conditions, to triggering natural disasters and to aggravating their consequences. Such events could happen today as well. However, current technologies are very effective in allowing a better understanding of the complex interactions between humans and their environment: among these technologies, a special place is for GIS and mobile applications. Their potential is increased by the fact that geographic knowledge is no longer provided – as it was in the past – by a few institutional authorities. Rather, it now comes from the very users, through social networks and crowd-sourcing. Specific aspects of these concepts were proposed to the students’ attention in a GIS course held by the author at the Istituto di Istruzione Superiore “Pantaleone Comite” in Maiori (Salerno). The activity was given between april and may 2012. This paper summarizes the discussed topics and presents some results of this teaching experience.

La formazione sui geographic information systems (GIS) a beneficio degli studenti delle scuole secondarie può contribuire a promuovere, nei futuri cittadini, la consapevolezza dell’ambiente che li circonda. Se questo è utile in ogni ambito, diviene più urgente in una regione delicata e peculiare come la Costiera amalfitana. Fra le destinazioni turistiche di maggior pregio in Italia, la Costiera vive per lo più su un ristretto litorale fra un interno montuoso, in cui domina la componente naturalistica, ed il mare. Attraverso secoli di vita in un simile contesto, i centri abitati si sono saldamente incastonati in valli anguste; gli abitanti hanno coltivato giardini ed appezzamenti quasi scavandoli nei fianchi ripidi delle alture; una popolazione intera si è mossa lungo reti, per lo più locali, di sentieri e strade montani, mentre il mare restava via preferenziale di spostamento e trasporto su maggiori distanze. Tra i secoli XIX e XX, mentre il sistema economico della regione passava progressivamente dalla prevalenza del settore primario a quella del settore terziario, la Costiera iniziò ad essere oggetto di sempre maggior interesse per i suoi beni ambientali, storici e geoculturali. Il vistoso sviluppo urbano affermatosi di pari passo con la crescente domanda turistica ha provocato un aumento di pressione sul fragile equilibrio ambientale della Costiera. La carenza di un’appropriata gestione dei problemi legati alla sostenibilità ha fatto sì che, nel passato fossero create condizioni di rischio, venissero innescati disastri naturali e risultassero fortemente aggravate le loro conseguenze. Tutto questo può accadere anche oggi. Ora, tuttavia, si dispone di strumenti assai più efficaci che in passato per comprendere le interazioni umanità-ambiente e per individuarne aspetti tipici e criticità. Fra questi nuovi strumenti, appunto, si annoverano i GIS e le mobile applications, in un sistema in cui la conoscenza non è più prodotta e fornita da pochi grandi enti, bensì è prodotta e condivisa dalla stessa base degli utenti. Alcuni spunti di riflessione su questi temi sono stati proposti all’attenzione degli studenti in un corso GIS tenuto dall’autore presso l’Istituto “Pantaleone Comite” di Maiori (Salerno). Le attività si sono svolte tra l’aprile e il maggio 2012. Questo scritto riassume gli argomenti discussi e presenta alcuni risultati dell’esperienza didattica.

Didattica GIS e riflessioni sul rapporto uomo-ambiente. Un'esperienza all'Istituto "Pantaleone Comite" di Maiori

CASAGRANDE G
2012-01-01

Abstract

GIS training in high schools can prove useful in fostering young citizens’ environmental awareness. While this is a need in all contexts, it becomes even more urgent in a sensitive and peculiar region as the Costiera amalfitana. One among Italy’s most attractive destinations for tourism, the Costiera lives on a narrow coastline between a wilderness-like, mountainous land and the open sea. Through centuries of life in such a region, towns steadily settled in extremely narrow valleys; farmers grew crops in gardens and fields almost carved into the slopes; an entire population moved across that land on local networks of paths and roads, while the sea often remained as the main way for transportation and travel. Between the 19th and the 20th centuries, as local society was moving from primary- sector-based economies towards tertiary-sector economies, the Costiera amalfitana became renowned for its environmental, historical and geo- cultural assets. The dramatic urban development which followed the increase in housing demand, caused a rise in pressure on the fragile environmental setting of the Costiera. Failure to properly deal with sustainability issues contributed to creating hazard conditions, to triggering natural disasters and to aggravating their consequences. Such events could happen today as well. However, current technologies are very effective in allowing a better understanding of the complex interactions between humans and their environment: among these technologies, a special place is for GIS and mobile applications. Their potential is increased by the fact that geographic knowledge is no longer provided – as it was in the past – by a few institutional authorities. Rather, it now comes from the very users, through social networks and crowd-sourcing. Specific aspects of these concepts were proposed to the students’ attention in a GIS course held by the author at the Istituto di Istruzione Superiore “Pantaleone Comite” in Maiori (Salerno). The activity was given between april and may 2012. This paper summarizes the discussed topics and presents some results of this teaching experience.
2012
978-88-88692-63-0
La formazione sui geographic information systems (GIS) a beneficio degli studenti delle scuole secondarie può contribuire a promuovere, nei futuri cittadini, la consapevolezza dell’ambiente che li circonda. Se questo è utile in ogni ambito, diviene più urgente in una regione delicata e peculiare come la Costiera amalfitana. Fra le destinazioni turistiche di maggior pregio in Italia, la Costiera vive per lo più su un ristretto litorale fra un interno montuoso, in cui domina la componente naturalistica, ed il mare. Attraverso secoli di vita in un simile contesto, i centri abitati si sono saldamente incastonati in valli anguste; gli abitanti hanno coltivato giardini ed appezzamenti quasi scavandoli nei fianchi ripidi delle alture; una popolazione intera si è mossa lungo reti, per lo più locali, di sentieri e strade montani, mentre il mare restava via preferenziale di spostamento e trasporto su maggiori distanze. Tra i secoli XIX e XX, mentre il sistema economico della regione passava progressivamente dalla prevalenza del settore primario a quella del settore terziario, la Costiera iniziò ad essere oggetto di sempre maggior interesse per i suoi beni ambientali, storici e geoculturali. Il vistoso sviluppo urbano affermatosi di pari passo con la crescente domanda turistica ha provocato un aumento di pressione sul fragile equilibrio ambientale della Costiera. La carenza di un’appropriata gestione dei problemi legati alla sostenibilità ha fatto sì che, nel passato fossero create condizioni di rischio, venissero innescati disastri naturali e risultassero fortemente aggravate le loro conseguenze. Tutto questo può accadere anche oggi. Ora, tuttavia, si dispone di strumenti assai più efficaci che in passato per comprendere le interazioni umanità-ambiente e per individuarne aspetti tipici e criticità. Fra questi nuovi strumenti, appunto, si annoverano i GIS e le mobile applications, in un sistema in cui la conoscenza non è più prodotta e fornita da pochi grandi enti, bensì è prodotta e condivisa dalla stessa base degli utenti. Alcuni spunti di riflessione su questi temi sono stati proposti all’attenzione degli studenti in un corso GIS tenuto dall’autore presso l’Istituto “Pantaleone Comite” di Maiori (Salerno). Le attività si sono svolte tra l’aprile e il maggio 2012. Questo scritto riassume gli argomenti discussi e presenta alcuni risultati dell’esperienza didattica.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
23 ricerche e studi.pdf

non disponibili

Dimensione 2.48 MB
Formato Adobe PDF
2.48 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14092/2760
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact