The paper examines the lexicon used in the works of Appian, Plutarch and Cassius Dio to denote the imperatorial appellations, without neglecting a quick comparison with that employed by Herodian. At the same time a critical reflection is made on the terminology used in the Latin language, in order to verify if we can identify correspondences with the Greek one or fundamental differences from it. The analysis carried out shows that in the Greek language the lexicon of the imperatorial appellations is characterized by continuity and that there are no phases of substantial change, unlike in the Latin one, in which we find a transitional passage from the canonical verb appellare to salutare / consalutare in the writings of Tacitus and Suetonius.

Nel contributo viene preso in esame il lessico adoperato nelle opere di Appiano, Plutarco e Cassio Dione per denotare le appellazioni imperatorie, senza prescindere da un rapido raffronto con quello impiegato da Erodiano. Al contempo si opera una riflessione sulla terminologia utilizzata in lingua latina, in modo da verificare se si possano individuare corrispondenze con quella greca o differenze fondamentali rispetto a essa. Dall’analisi effettuata emerge che in lingua greca il lessico delle appellazioni imperatorie è contraddistinto da continuità e che non sussistono fasi di cambiamento sostanziale, a differenza di quello in lingua latina, per il quale si rintraccia un passaggio transitorio dal canonico appellare a salutare/consalutare negli scritti di Tacito e Svetonio.

Il lessico delle appellazioni imperatorie: lingua latina e lingua greca a confronto

ARENA P
2021-01-01

Abstract

The paper examines the lexicon used in the works of Appian, Plutarch and Cassius Dio to denote the imperatorial appellations, without neglecting a quick comparison with that employed by Herodian. At the same time a critical reflection is made on the terminology used in the Latin language, in order to verify if we can identify correspondences with the Greek one or fundamental differences from it. The analysis carried out shows that in the Greek language the lexicon of the imperatorial appellations is characterized by continuity and that there are no phases of substantial change, unlike in the Latin one, in which we find a transitional passage from the canonical verb appellare to salutare / consalutare in the writings of Tacitus and Suetonius.
2021
978-88-913-2228-9
Nel contributo viene preso in esame il lessico adoperato nelle opere di Appiano, Plutarco e Cassio Dione per denotare le appellazioni imperatorie, senza prescindere da un rapido raffronto con quello impiegato da Erodiano. Al contempo si opera una riflessione sulla terminologia utilizzata in lingua latina, in modo da verificare se si possano individuare corrispondenze con quella greca o differenze fondamentali rispetto a essa. Dall’analisi effettuata emerge che in lingua greca il lessico delle appellazioni imperatorie è contraddistinto da continuità e che non sussistono fasi di cambiamento sostanziale, a differenza di quello in lingua latina, per il quale si rintraccia un passaggio transitorio dal canonico appellare a salutare/consalutare negli scritti di Tacito e Svetonio.
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appellare
salutare
Appiano
Plutarco
Cassio Dione
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