La vicenda edificatoria (e riedificatoria) delle chiese milanesi, inferiore e superiore, di San Sepolcro è legata alla spedizione armata in Terrasanta guidata dall’arcivescovo Anselmo da Bovisio, nel 1100. Si inserisce nel più generale fenomeno delle imitationes architettoniche e devozionali del Santo Sepolcro diffuse nell’ecumene cristiana. L’originaria Santissima Trinità (che solo successivamente cambierà titolo) fu fondata come chiesa privata, legata alla famiglia dei Rozoni, e in seguito fu legata al movimento della pataria, anche nei momenti più violenti del suo sviluppo, dopo il 1066. La predicazione della crociata da parte di Ubano II e l’adesione al progetto dell’arcivescovo di Milano coincisero con il cambio di intitolazione e con la formazione di devozioni per il Luogo della Resurrezione. Fu Anselmo a riconsacrare la chiesa, nel primo anniversario della presa latina di Gerualemme, il 15 luglio, poco prima della partenza dei crociati lombardi, che avrebbero dovuto soccorrere e sostenere il regno latino da poco creato nella città. Le fonti documentarie relative alla cerimonia attestano l’introduzione di usi liturgici specifici legati alla festa. La struttura medievale della doppia chiesa (testimoniata da due disegni di Leonardo conservati a Parigi all’Institut de France) non presenta similitudini palimetriche con il complesso del Santo Sepolcro e si configura come imitazione devozionale dell’exemplum gerosolimitano. Il testo è corredato dalla riproduzione dei disegni leonardeschi, da un rilievo cinquecentesco conservato presso la Biblioteca Trivulziana, da immagini relative all’assetto seicentesco e da documentazione relativa al rifacimento ottocentesco su progetto degli architetti Moretti e Nava.

San Sepolcro a Milano nella storia delle crociate

SALVARANI R
2003-01-01

Abstract

La vicenda edificatoria (e riedificatoria) delle chiese milanesi, inferiore e superiore, di San Sepolcro è legata alla spedizione armata in Terrasanta guidata dall’arcivescovo Anselmo da Bovisio, nel 1100. Si inserisce nel più generale fenomeno delle imitationes architettoniche e devozionali del Santo Sepolcro diffuse nell’ecumene cristiana. L’originaria Santissima Trinità (che solo successivamente cambierà titolo) fu fondata come chiesa privata, legata alla famiglia dei Rozoni, e in seguito fu legata al movimento della pataria, anche nei momenti più violenti del suo sviluppo, dopo il 1066. La predicazione della crociata da parte di Ubano II e l’adesione al progetto dell’arcivescovo di Milano coincisero con il cambio di intitolazione e con la formazione di devozioni per il Luogo della Resurrezione. Fu Anselmo a riconsacrare la chiesa, nel primo anniversario della presa latina di Gerualemme, il 15 luglio, poco prima della partenza dei crociati lombardi, che avrebbero dovuto soccorrere e sostenere il regno latino da poco creato nella città. Le fonti documentarie relative alla cerimonia attestano l’introduzione di usi liturgici specifici legati alla festa. La struttura medievale della doppia chiesa (testimoniata da due disegni di Leonardo conservati a Parigi all’Institut de France) non presenta similitudini palimetriche con il complesso del Santo Sepolcro e si configura come imitazione devozionale dell’exemplum gerosolimitano. Il testo è corredato dalla riproduzione dei disegni leonardeschi, da un rilievo cinquecentesco conservato presso la Biblioteca Trivulziana, da immagini relative all’assetto seicentesco e da documentazione relativa al rifacimento ottocentesco su progetto degli architetti Moretti e Nava.
2003
88-343-0799-2
crociate storia
Milano medioevo
San Sepolcro Milano
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