L’insediamento dei Gesuiti a Castiglione delle Stiviere, al limite settentrionale del Ducato di Mantova, è legato alla figura di Luigi Gonzaga, che aveva rinunciato ai diritti dinastici sul piccolo marchesato per entrare nella Compagnia di Gesù. Dopo la sua morte (1591) il fratello ed erede, Francesco, si adoperò per favorirvi la fondazione di un collegio, con attigua una grande chiesa intitolata a Luigi, dopo la sua beatificazione (1607). Il collegio maschile fu affiancato dalla comunità laicale femminile, con una propria struttura residenziale autonoma, fondata da tre nipoti di Francesco (e di Luigi). La vicenda di Castiglione delle Stiviere è rappresentativa delle modalità di diffusione e radicamento dell’ordine nel XVII secolo nei centri periferici, in relazione con una dinastia della nobiltà minore e con le volontà centrali romane. I suoi passaggi sono restituiti dal carteggio di Francesco Gonzaga con il padre generale Claudio Aquaviva e con padre Virgilio Cepari, biografo di Luigi e parte attiva nel processo di beatificazione (Archivio di Stato di Mantova, BNF, Modena, Biblioteca Estense). La struttura spaziale dei due complessi, maschile e femminile, manifesta le caratteristiche dell’architettura geusuitica in relazione con la regola e con le finalità educative e pastorali delle due istituzioni. Inoltre i due insediamenti hanno influenzato il tessuto urbano, nonché i successivi sviluppi ecclesiastici e pastorali locali. Il testo è corredato da documentazione cartografica e dalle planimetrie del complesso realizzate dal progettista Luca Bienni (inizio XVII secolo).
Potere signorile e ordini religiosi a Castiglione in Età Moderna: l'esempio dei Gesuiti
SALVARANI R
2004-01-01
Abstract
L’insediamento dei Gesuiti a Castiglione delle Stiviere, al limite settentrionale del Ducato di Mantova, è legato alla figura di Luigi Gonzaga, che aveva rinunciato ai diritti dinastici sul piccolo marchesato per entrare nella Compagnia di Gesù. Dopo la sua morte (1591) il fratello ed erede, Francesco, si adoperò per favorirvi la fondazione di un collegio, con attigua una grande chiesa intitolata a Luigi, dopo la sua beatificazione (1607). Il collegio maschile fu affiancato dalla comunità laicale femminile, con una propria struttura residenziale autonoma, fondata da tre nipoti di Francesco (e di Luigi). La vicenda di Castiglione delle Stiviere è rappresentativa delle modalità di diffusione e radicamento dell’ordine nel XVII secolo nei centri periferici, in relazione con una dinastia della nobiltà minore e con le volontà centrali romane. I suoi passaggi sono restituiti dal carteggio di Francesco Gonzaga con il padre generale Claudio Aquaviva e con padre Virgilio Cepari, biografo di Luigi e parte attiva nel processo di beatificazione (Archivio di Stato di Mantova, BNF, Modena, Biblioteca Estense). La struttura spaziale dei due complessi, maschile e femminile, manifesta le caratteristiche dell’architettura geusuitica in relazione con la regola e con le finalità educative e pastorali delle due istituzioni. Inoltre i due insediamenti hanno influenzato il tessuto urbano, nonché i successivi sviluppi ecclesiastici e pastorali locali. Il testo è corredato da documentazione cartografica e dalle planimetrie del complesso realizzate dal progettista Luca Bienni (inizio XVII secolo).File | Dimensione | Formato | |
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