Il tema delle cure palliative ha acquisito sempre maggiore centralità e urgenza, non solo in ambito sociosanitario, ma anche filosofico e bioetico: la necessità di un modello di palliazione simultanea (e non più solo terminale), come pure la riattualizzazione della nozione di “dolore totale”, hanno riportato l’attenzione sul significato della molteplicità di sintomi secondari di una patologia. Fra essi, oltre al dolore fisico, c’è il dramma del dolore esistenziale, che può intaccare le emozioni, le relazioni, i pensieri. A partire da ciò, il volume mostra l’esigenza di un ripensamento profondo della filosofia della palliazione, che possa intercettare realmente il fenomeno della sofferenza umana, e grazie a ciò elaborare proposte applicative adeguate. La scuola delle virtù si rivela, in questo senso, un’opportunità interessante per elaborare “dal di dentro” il dolore, accogliendo la sfida insita nella domanda: “può la vita sofferente essere buona?”, ovvero, “può diventare anch’essa luogo di fioritura dell’umano?”. Attraverso il confronto serrato fra i modelli di virtù applicati alla palliazione, e sottolineando in particolare il ruolo della Virtue Ethics, l’autrice giunge a ipotizzare dei cluster di “virtù del paziente” che affianchino le più note virtù del buon medico. Addita così ad una possibilità di sviluppo morale del malato che un programma di cure palliative, purché precoci e simultanee, può favorire.
Cure palliative simultanee e sviluppo delle virtù
NAVARINI C
2020-01-01
Abstract
Il tema delle cure palliative ha acquisito sempre maggiore centralità e urgenza, non solo in ambito sociosanitario, ma anche filosofico e bioetico: la necessità di un modello di palliazione simultanea (e non più solo terminale), come pure la riattualizzazione della nozione di “dolore totale”, hanno riportato l’attenzione sul significato della molteplicità di sintomi secondari di una patologia. Fra essi, oltre al dolore fisico, c’è il dramma del dolore esistenziale, che può intaccare le emozioni, le relazioni, i pensieri. A partire da ciò, il volume mostra l’esigenza di un ripensamento profondo della filosofia della palliazione, che possa intercettare realmente il fenomeno della sofferenza umana, e grazie a ciò elaborare proposte applicative adeguate. La scuola delle virtù si rivela, in questo senso, un’opportunità interessante per elaborare “dal di dentro” il dolore, accogliendo la sfida insita nella domanda: “può la vita sofferente essere buona?”, ovvero, “può diventare anch’essa luogo di fioritura dell’umano?”. Attraverso il confronto serrato fra i modelli di virtù applicati alla palliazione, e sottolineando in particolare il ruolo della Virtue Ethics, l’autrice giunge a ipotizzare dei cluster di “virtù del paziente” che affianchino le più note virtù del buon medico. Addita così ad una possibilità di sviluppo morale del malato che un programma di cure palliative, purché precoci e simultanee, può favorire.File | Dimensione | Formato | |
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