Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938) è uno dei massimi protagonisti della pedagogia italiana del Novecento, al rinnovamento della quale contribuì con opere di larga diffusione come le Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale (1913) e con riviste battagliere quali furono «Nuovi doveri», «Rassegna di pedagogia e politica scolastica», «L'Educazione nazionale». Giovanni Gentile lo volle a capo della direzione generale dell'istruzione elementare negli anni della riforma scolastica. Questo volume, presentando un'ampia raccolta di documenti inediti custoditi presso l'archivio del Museo storico della didattica «Mauro Laeng» di Roma, si concentra sull'impegno di Lombardo-Radice per far conoscere le sue proposte pedagogiche anche nelle province di lingua italiana soggette all'Austria, coltivando una fitta rete di corrispondenze con i docenti di Trieste e dell'Istria, i quali influenzarono alcune sue posizioni a proposito della necessità d'infondere alla scuola uno spirito più decisamente nazionale, poi confermate durante la partecipazione diretta alla Grande Guerra. Particolare spazio è riservato alle lettere che gli scrisse il poeta Biagio Marin (1891-1985), tra il 1919 e il 1921 professore di letteratura italiana e pedagogia all'istituto magistrale di Gorizia.

Lo spirito nazionale nella scuola. Lettere dalla Venezia Giulia a Giuseppe Lombardo-Radice

Dessardo A
2018-01-01

Abstract

Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938) è uno dei massimi protagonisti della pedagogia italiana del Novecento, al rinnovamento della quale contribuì con opere di larga diffusione come le Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale (1913) e con riviste battagliere quali furono «Nuovi doveri», «Rassegna di pedagogia e politica scolastica», «L'Educazione nazionale». Giovanni Gentile lo volle a capo della direzione generale dell'istruzione elementare negli anni della riforma scolastica. Questo volume, presentando un'ampia raccolta di documenti inediti custoditi presso l'archivio del Museo storico della didattica «Mauro Laeng» di Roma, si concentra sull'impegno di Lombardo-Radice per far conoscere le sue proposte pedagogiche anche nelle province di lingua italiana soggette all'Austria, coltivando una fitta rete di corrispondenze con i docenti di Trieste e dell'Istria, i quali influenzarono alcune sue posizioni a proposito della necessità d'infondere alla scuola uno spirito più decisamente nazionale, poi confermate durante la partecipazione diretta alla Grande Guerra. Particolare spazio è riservato alle lettere che gli scrisse il poeta Biagio Marin (1891-1985), tra il 1919 e il 1921 professore di letteratura italiana e pedagogia all'istituto magistrale di Gorizia.
2018
978-889-7497-23-3
Giuseppe Lombardo-Radice
Venezia Giulia
Grande Guerra
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