La performance musicale è caratterizzata da interazioni cross-modali complesse quali quelle intercorrenti tra i processi di output della produzione motoria (l’azione del suonare), l’input visivo (le note da suonare) e il feedback uditivo (i suoni prodotti nel suonare). In alcune ricerche recenti si é osservato che i processi riguardanti la programmazione e l’esecuzione motoria dei pianisti possono essere facilitati o inibiti dalla presentazione di un suono a diversi intervalli di tempo. Gli effetti di tale suono, seppur irrilevante ai fini del compito, sono facilitatori o inibitori a seconda della congruenza o incongruenza con la nota musicale da suonare presentata visivamente in uno spartito (stimolo imperativo). In un compito di semplice esecuzione di note musicali, é stato rilevato un effetto di facilitazione (tempi di esecuzione piú veloci) solo quando un suono congruente precede di 300 e 200 ms la presentazione dello stimolo imperativo (condizione a lungo intervallo), ed è stata rilevata un'interferenza solo quando un suono incongruente precedeva di un intervallo piú breve la nota da suonare (200, 100 e 0 ms). Nel presente studio elettrofisiologico (EEG), l'obiettivo è quello di confermare ed estendere i suddetti risultati comportamentali con i correlati elettrofisiologici dell’attività cerebrale durante lo svolgimento del compito di esecuzione musicale. Sono state considerate in particolare l'attività del potenziale evento-correlato N400 e della GBA (gamma band activity) in condizioni di congruenza (suono e spartito corrsipondenti) e incongruenza (suono diverso dallo spartito). Precedenti studi hanno infatti dimostrato che la N400 e la GBA variano in funzione della congruenza di uno stimolo target rispetto ad uno stimolo prime. I primi dati mostrano che l’ampiezza della N400 é maggiore in condizioni di incongruenza e che la GBA é maggiore quando la distanza temporale tra suono e stimolo imperativo é piú grande. I risultati, se confermati da un campione piú ampio di partecipanti, confermerebbero a livello elettrofisiologico il ruolo attivo di rapidi processi di integrazione multisensoriale nell’integrazione sensomotoria musicale.

CORRELATI ELETTROFISIOLOGICI DELL'INTEGRAZIONE AUDIO-MOTORIA NEI PIANISTI.

Del Gatto C;Brunetti R;
2012-01-01

Abstract

La performance musicale è caratterizzata da interazioni cross-modali complesse quali quelle intercorrenti tra i processi di output della produzione motoria (l’azione del suonare), l’input visivo (le note da suonare) e il feedback uditivo (i suoni prodotti nel suonare). In alcune ricerche recenti si é osservato che i processi riguardanti la programmazione e l’esecuzione motoria dei pianisti possono essere facilitati o inibiti dalla presentazione di un suono a diversi intervalli di tempo. Gli effetti di tale suono, seppur irrilevante ai fini del compito, sono facilitatori o inibitori a seconda della congruenza o incongruenza con la nota musicale da suonare presentata visivamente in uno spartito (stimolo imperativo). In un compito di semplice esecuzione di note musicali, é stato rilevato un effetto di facilitazione (tempi di esecuzione piú veloci) solo quando un suono congruente precede di 300 e 200 ms la presentazione dello stimolo imperativo (condizione a lungo intervallo), ed è stata rilevata un'interferenza solo quando un suono incongruente precedeva di un intervallo piú breve la nota da suonare (200, 100 e 0 ms). Nel presente studio elettrofisiologico (EEG), l'obiettivo è quello di confermare ed estendere i suddetti risultati comportamentali con i correlati elettrofisiologici dell’attività cerebrale durante lo svolgimento del compito di esecuzione musicale. Sono state considerate in particolare l'attività del potenziale evento-correlato N400 e della GBA (gamma band activity) in condizioni di congruenza (suono e spartito corrsipondenti) e incongruenza (suono diverso dallo spartito). Precedenti studi hanno infatti dimostrato che la N400 e la GBA variano in funzione della congruenza di uno stimolo target rispetto ad uno stimolo prime. I primi dati mostrano che l’ampiezza della N400 é maggiore in condizioni di incongruenza e che la GBA é maggiore quando la distanza temporale tra suono e stimolo imperativo é piú grande. I risultati, se confermati da un campione piú ampio di partecipanti, confermerebbero a livello elettrofisiologico il ruolo attivo di rapidi processi di integrazione multisensoriale nell’integrazione sensomotoria musicale.
2012
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14092/3925
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