L'obiettivo di questo studio, che si colloca fra gli studi di ultima generazione su processo ed esito delle psicoanalisi (Wallerstein, 2001, 2006), è individuare i fattori terapeutici attivi nelle terapie dinamiche good outcome di pazienti con organizzazione nevrotica di personalità, per i quali la psicoanalisi rappresenta il trattamento d’elezione (Kernberg, 2004). A partire da un campione di 32 trattamenti analitici interamente audioregistrati e trascritti abbiamo scelto in modo casuale 6 trattamenti, e da questi abbiamo selezionato 60 sedute: 2 all’inizio, 2 dopo due mesi, 2 a metà trattamento, 2 a due mesi dalla fine e le ultime 2 sedute. Tutte le sedute sono state analizzate con: lo Psychotherapy Process Q-Set (Jones, 1985, 2000), per la valutazione del processo terapeutico; il Working Alliance Inventory–Observer (Horvath, 1981, 1982; Horvath, Greenberg, 1989) per la valutazione dell’alleanza terapeutica; la Depth Scale of Session Evaluation Questionnaire (Stiles, Snow, 1984) per la valutazione della profondità dell'elaborazione. Le prime 8 e le ultime 8 sedute di ciascun trattamento sono state poi valutate con la Shedler Westen Assessment Procedure-200 (SWAP; Westen, Shedler, 1999 a, b) per la valutazione della personalità sana e patologica e con la Scala di Valutazione Globale del Funzionamento (VGF; APA, 2000). I risultati di questo studio mostrano che elementi tecnici specifici, come gli interventi focalizzati sui pattern relazionali tipici del paziente e le interpretazioni centrate su transfert e conflitti sono associati a un miglioramento del funzionamento della personalità del paziente, a una maggiore capacità di elaborazione e a una migliore alleanza terapeutica.
Individuazione dei fattori di cura che determinano l’efficacia delle psicoterapie psicodinamiche nel trattamento di pazienti nevrotici
GENOVA, FEDERICA
2012-01-01
Abstract
L'obiettivo di questo studio, che si colloca fra gli studi di ultima generazione su processo ed esito delle psicoanalisi (Wallerstein, 2001, 2006), è individuare i fattori terapeutici attivi nelle terapie dinamiche good outcome di pazienti con organizzazione nevrotica di personalità, per i quali la psicoanalisi rappresenta il trattamento d’elezione (Kernberg, 2004). A partire da un campione di 32 trattamenti analitici interamente audioregistrati e trascritti abbiamo scelto in modo casuale 6 trattamenti, e da questi abbiamo selezionato 60 sedute: 2 all’inizio, 2 dopo due mesi, 2 a metà trattamento, 2 a due mesi dalla fine e le ultime 2 sedute. Tutte le sedute sono state analizzate con: lo Psychotherapy Process Q-Set (Jones, 1985, 2000), per la valutazione del processo terapeutico; il Working Alliance Inventory–Observer (Horvath, 1981, 1982; Horvath, Greenberg, 1989) per la valutazione dell’alleanza terapeutica; la Depth Scale of Session Evaluation Questionnaire (Stiles, Snow, 1984) per la valutazione della profondità dell'elaborazione. Le prime 8 e le ultime 8 sedute di ciascun trattamento sono state poi valutate con la Shedler Westen Assessment Procedure-200 (SWAP; Westen, Shedler, 1999 a, b) per la valutazione della personalità sana e patologica e con la Scala di Valutazione Globale del Funzionamento (VGF; APA, 2000). I risultati di questo studio mostrano che elementi tecnici specifici, come gli interventi focalizzati sui pattern relazionali tipici del paziente e le interpretazioni centrate su transfert e conflitti sono associati a un miglioramento del funzionamento della personalità del paziente, a una maggiore capacità di elaborazione e a una migliore alleanza terapeutica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.