Introduzione. L'obiettivo di questa ricerca è indagare la relazione tra i diversi livelli di organizzazione di personalità (OP), i vari stili/disturbi della personalità (PD), alcune funzioni di base della personalità e il controtransfert (CT). Nello specifico, ci proponiamo di verificare l'ipotesi per cui: (1) i diversi PD possono presentarsi a qualsiasi livello di OP, con una prevalenza in organizzazione borderline; (2) esistono relazioni specifiche tra reazioni controtransferali, livelli di OP e PD; (3) i diversi PD possono essere differenziati per le funzioni che compromettono maggiormente. Metodo. Questa ricerca ha coinvolto 699 clinici statunitensi e italiani a cui è stato chiesto di descrivere un paziente con: (1) la Psychodynamic Diagnostic Chart (PDC; Gordon, Bornstein, 2012) che valuta il livello di OP, la presenza di uno o più PD, il livello di funzionamento mentale e la sintomatologia clinica; (2) i Prototipi Diagnostici Psicodinamici (PDP; Gazzillo, Lingiardi, Del Corno, 2012) per indagare la presenza dei 19 PD derivati dall'Asse P del PDM. Al sottocampione italiano (N=148) è stato chiesto di compilare anche il Therapist Response Questionnaire (TRQ; Betan et al., 2005), uno strumento composto da 79 item che indagano natura e intensità delle reazioni controtransferali. Risultati. Dai risultati è emerso che i diversi PD possono presentarsi a qualsiasi livello di OP, con una prevalenza di quello borderline; che bassi livelli di OP si associano a reazioni controtransferali più intense e problematiche; che i diversi PD correlano con reazioni controtransferali specifiche. Conclusioni. I risultati di questo studio sostengono l’utilità diagnostica dei costrutti indagati dall’Asse P del PDM.
Organizzazione di personalità disturbi di personalità e controtransfert
GENOVA, FEDERICA;
2014-01-01
Abstract
Introduzione. L'obiettivo di questa ricerca è indagare la relazione tra i diversi livelli di organizzazione di personalità (OP), i vari stili/disturbi della personalità (PD), alcune funzioni di base della personalità e il controtransfert (CT). Nello specifico, ci proponiamo di verificare l'ipotesi per cui: (1) i diversi PD possono presentarsi a qualsiasi livello di OP, con una prevalenza in organizzazione borderline; (2) esistono relazioni specifiche tra reazioni controtransferali, livelli di OP e PD; (3) i diversi PD possono essere differenziati per le funzioni che compromettono maggiormente. Metodo. Questa ricerca ha coinvolto 699 clinici statunitensi e italiani a cui è stato chiesto di descrivere un paziente con: (1) la Psychodynamic Diagnostic Chart (PDC; Gordon, Bornstein, 2012) che valuta il livello di OP, la presenza di uno o più PD, il livello di funzionamento mentale e la sintomatologia clinica; (2) i Prototipi Diagnostici Psicodinamici (PDP; Gazzillo, Lingiardi, Del Corno, 2012) per indagare la presenza dei 19 PD derivati dall'Asse P del PDM. Al sottocampione italiano (N=148) è stato chiesto di compilare anche il Therapist Response Questionnaire (TRQ; Betan et al., 2005), uno strumento composto da 79 item che indagano natura e intensità delle reazioni controtransferali. Risultati. Dai risultati è emerso che i diversi PD possono presentarsi a qualsiasi livello di OP, con una prevalenza di quello borderline; che bassi livelli di OP si associano a reazioni controtransferali più intense e problematiche; che i diversi PD correlano con reazioni controtransferali specifiche. Conclusioni. I risultati di questo studio sostengono l’utilità diagnostica dei costrutti indagati dall’Asse P del PDM.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.