Il volume è dedicato all’analisi dei principi costituzionali relativi alla famiglia. Nel primo capitolo, l’a. affronta il problema della collocazione dell’istituto tra diritto pubblico e diritto privato. Per dimostrare l’originalità del disegno del Costituente al riguardo, vengono studiate alcune prescrizioni in materia di famiglia tipiche dello Stato liberale e la successiva strumentalizzazione della stessa nell’epoca dello Stato totalitario. L’analisi della disciplina costituzionale relativa alla famiglia, contenuta nel secondo capitolo, muove dalle previsioni dell’art. 29 Cost., alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale in materia: particolare attenzione è dedicata al legame tra matrimonio e famiglia. L’a. illustra come quella di matrimonio sia una nozione giuridica presupposta e affronta delicate problematiche in materia di divorzio e separazione personale. La proclamazione della famiglia come “società naturale” contenuta nell’art. 29 Cost. è collegata al riconoscimento dell’autonomia della istituzione familiare, che a propria volta comporta l’impossibilità tanto di far valere di fronte al giudice eventuali accordi tra i coniugi per organizzare il ménage familiare, quanto di introdurre al contrario una disciplina disponibile del rapporto matrimoniale, nel senso cioè di consentire ai coniugi la scelta tra più regimi matrimoniali, differenziati sulla base delle modalità secondo le quali essi si impegnerebbero a condurre la loro vita in comune. Una volta chiarito il nesso che esiste, nel disegno del Costituente, tra la proclamazione della famiglia quale società naturale e il riconoscimento dei diritti di cui essa è titolare, l’analisi, sulla scia di un noto insegnamento di Carlo Esposito (Famiglia e figli nella Costituzione italiana, in La Costituzione italiana. Saggi, Padova, 1954), dimostra come questi ultimi siano in grado di giustificare significativi limiti ai diritti di libertà riconosciuti ai singoli dal testo costituzionale. Il terzo capitolo è dedicato allo studio di quale sia il fondamento giuridico, nell’ordinamento costituzionale, delle forme di convivenza diverse dalla famiglia, le convivenze more uxorio e quelle omosessuali. L’analisi è svolta tenendo conto anche di alcune importanti pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte di giustizia dell’UE in materia.

Contributo allo studio della famiglia nella Costituzione italiana, I

VARI F
2004-01-01

Abstract

Il volume è dedicato all’analisi dei principi costituzionali relativi alla famiglia. Nel primo capitolo, l’a. affronta il problema della collocazione dell’istituto tra diritto pubblico e diritto privato. Per dimostrare l’originalità del disegno del Costituente al riguardo, vengono studiate alcune prescrizioni in materia di famiglia tipiche dello Stato liberale e la successiva strumentalizzazione della stessa nell’epoca dello Stato totalitario. L’analisi della disciplina costituzionale relativa alla famiglia, contenuta nel secondo capitolo, muove dalle previsioni dell’art. 29 Cost., alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale in materia: particolare attenzione è dedicata al legame tra matrimonio e famiglia. L’a. illustra come quella di matrimonio sia una nozione giuridica presupposta e affronta delicate problematiche in materia di divorzio e separazione personale. La proclamazione della famiglia come “società naturale” contenuta nell’art. 29 Cost. è collegata al riconoscimento dell’autonomia della istituzione familiare, che a propria volta comporta l’impossibilità tanto di far valere di fronte al giudice eventuali accordi tra i coniugi per organizzare il ménage familiare, quanto di introdurre al contrario una disciplina disponibile del rapporto matrimoniale, nel senso cioè di consentire ai coniugi la scelta tra più regimi matrimoniali, differenziati sulla base delle modalità secondo le quali essi si impegnerebbero a condurre la loro vita in comune. Una volta chiarito il nesso che esiste, nel disegno del Costituente, tra la proclamazione della famiglia quale società naturale e il riconoscimento dei diritti di cui essa è titolare, l’analisi, sulla scia di un noto insegnamento di Carlo Esposito (Famiglia e figli nella Costituzione italiana, in La Costituzione italiana. Saggi, Padova, 1954), dimostra come questi ultimi siano in grado di giustificare significativi limiti ai diritti di libertà riconosciuti ai singoli dal testo costituzionale. Il terzo capitolo è dedicato allo studio di quale sia il fondamento giuridico, nell’ordinamento costituzionale, delle forme di convivenza diverse dalla famiglia, le convivenze more uxorio e quelle omosessuali. L’analisi è svolta tenendo conto anche di alcune importanti pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte di giustizia dell’UE in materia.
2004
88-8422-372-5
Costituzione italiana
famiglia
convivenze
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14092/644
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