L’impatto culturale dei processi di formalizzazione digitale investe a diversi livelli le modalità espressive e comunicative della ‘società dell’informazione’. I paradigmi culturali sottesi alla comunicazione digitale interessano i processi di soggettivazione nella misura in cui intervengono su alcune dimensioni costitutive della soggettività come l’esercizio della razionalità strategico-strumentale, la dimensione riflessivo interpretativa e quella produttivo-immaginativa. A partire da un’analisi di tali dinamiche, mediante il ricorso ad alcuni riferimenti del pensiero critico, nel contributo viene argomentato il modo in cui le dimensioni narrative in particolare quella storica e letteraria assumano un ruolo chiave nei processi di sedimentazione simbolica e culturale e nella riabilitazione delle funzioni soggettive e dei processi di attribuzione di significato. Tali processi risentono infatti, da un lato, dei processi stessi di formalizzazione digitale, dall’altro, di modelli culturali sottesi alla crisi del soggetto come Sinngeber, che vedono la convergenza di retoriche postmoderniste e utopismi tecno-mediali. La produzione e l’accesso a pratiche narrative adeguate, mediante le strutture del racconto, la drammaturgia e gli immaginari, concorrono a delineare narrazioni che si profilano come chance di comprensione e interpretazione del tempo dell’esperienza e, allo stesso tempo, di ancoraggio storico e culturale.
Narrazione, soggettività e sedimentazione simbolica. Per un’analisi critica dei paradigmi culturali della comunicazione digitale
Ludovica Malknecht;
2024-01-01
Abstract
L’impatto culturale dei processi di formalizzazione digitale investe a diversi livelli le modalità espressive e comunicative della ‘società dell’informazione’. I paradigmi culturali sottesi alla comunicazione digitale interessano i processi di soggettivazione nella misura in cui intervengono su alcune dimensioni costitutive della soggettività come l’esercizio della razionalità strategico-strumentale, la dimensione riflessivo interpretativa e quella produttivo-immaginativa. A partire da un’analisi di tali dinamiche, mediante il ricorso ad alcuni riferimenti del pensiero critico, nel contributo viene argomentato il modo in cui le dimensioni narrative in particolare quella storica e letteraria assumano un ruolo chiave nei processi di sedimentazione simbolica e culturale e nella riabilitazione delle funzioni soggettive e dei processi di attribuzione di significato. Tali processi risentono infatti, da un lato, dei processi stessi di formalizzazione digitale, dall’altro, di modelli culturali sottesi alla crisi del soggetto come Sinngeber, che vedono la convergenza di retoriche postmoderniste e utopismi tecno-mediali. La produzione e l’accesso a pratiche narrative adeguate, mediante le strutture del racconto, la drammaturgia e gli immaginari, concorrono a delineare narrazioni che si profilano come chance di comprensione e interpretazione del tempo dell’esperienza e, allo stesso tempo, di ancoraggio storico e culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.