The issue examines labour law protection techniques, with a particular focus on the perspective of collective autonomy. The text explores the interplay between formal and substantive protection, emphasising the importance of effectiveness and legal certainty, and highlighting the central role of facts in labour law jurisprudence. The author distinguishes between two interpretative approaches: one driven by extensions based on constitutional principles and another grounded in ideological considerations. The analysis delves into how effectiveness influences the application of laws, cautioning against situational interpretations that might alter the essence of labour protections. Special attention is given to the "remedial" perspective, influenced by common law approaches, and the evolving relationship between legislation and collective bargaining. The latter is presented as a model of subsidiarity, where collective autonomy complements and adapts legal protections to workers’ specific needs, balancing effectiveness and social democracy. The author concludes by highlighting the risks of excessive interpretative freedom and advocating for the need to preserve the balance between collective autonomy and legislation, underscoring the democratic value of trade union action as a cornerstone of labour law.

Il contributo esamina le tecniche di tutela del diritto del lavoro, con particolare attenzione alla prospettiva dell’autonomia collettiva. Il testo esplora l’interazione tra tutela formale e sostanziale, concentrandosi sull’effettività e sulla certezza del diritto, sottolineando l'importanza del ruolo del fatto nella giurisprudenza lavoristica. L’autore distingue due percorsi interpretativi: uno basato su estensioni guidate da principi costituzionali e l’altro su approcci ideologici. Viene analizzato l’impatto dell’effettività sull’applicazione normativa, con il rischio che l'interpretazione situazionale trasformi l’essenza delle tutele lavorative. Un’attenzione particolare è rivolta alla prospettiva “rimediale”, influenzata da approcci di common law, e al rinnovato rapporto tra legge e contrattazione collettiva. Quest’ultimo è presentato come un modello di sussidiarietà, in cui l’autonomia collettiva integra e adatta le tutele legali alle esigenze specifiche dei lavoratori, bilanciando efficacia e democrazia sociale. L’autore conclude evidenziando i rischi di un’eccessiva libertà interpretativa e propone la necessità di salvaguardare l’equilibrio tra autonomia collettiva e normativa, enfatizzando il valore democratico dell’azione sindacale come pilastro del diritto del lavoro.

Tecniche di tutela e diritto del lavoro nella prospettiva dell'autonomia collettiva

Felice Testa
2024-01-01

Abstract

The issue examines labour law protection techniques, with a particular focus on the perspective of collective autonomy. The text explores the interplay between formal and substantive protection, emphasising the importance of effectiveness and legal certainty, and highlighting the central role of facts in labour law jurisprudence. The author distinguishes between two interpretative approaches: one driven by extensions based on constitutional principles and another grounded in ideological considerations. The analysis delves into how effectiveness influences the application of laws, cautioning against situational interpretations that might alter the essence of labour protections. Special attention is given to the "remedial" perspective, influenced by common law approaches, and the evolving relationship between legislation and collective bargaining. The latter is presented as a model of subsidiarity, where collective autonomy complements and adapts legal protections to workers’ specific needs, balancing effectiveness and social democracy. The author concludes by highlighting the risks of excessive interpretative freedom and advocating for the need to preserve the balance between collective autonomy and legislation, underscoring the democratic value of trade union action as a cornerstone of labour law.
2024
978-65-5509-220-2
Il contributo esamina le tecniche di tutela del diritto del lavoro, con particolare attenzione alla prospettiva dell’autonomia collettiva. Il testo esplora l’interazione tra tutela formale e sostanziale, concentrandosi sull’effettività e sulla certezza del diritto, sottolineando l'importanza del ruolo del fatto nella giurisprudenza lavoristica. L’autore distingue due percorsi interpretativi: uno basato su estensioni guidate da principi costituzionali e l’altro su approcci ideologici. Viene analizzato l’impatto dell’effettività sull’applicazione normativa, con il rischio che l'interpretazione situazionale trasformi l’essenza delle tutele lavorative. Un’attenzione particolare è rivolta alla prospettiva “rimediale”, influenzata da approcci di common law, e al rinnovato rapporto tra legge e contrattazione collettiva. Quest’ultimo è presentato come un modello di sussidiarietà, in cui l’autonomia collettiva integra e adatta le tutele legali alle esigenze specifiche dei lavoratori, bilanciando efficacia e democrazia sociale. L’autore conclude evidenziando i rischi di un’eccessiva libertà interpretativa e propone la necessità di salvaguardare l’equilibrio tra autonomia collettiva e normativa, enfatizzando il valore democratico dell’azione sindacale come pilastro del diritto del lavoro.
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