Per esplorare la dimensione simbolica e relazionale del giocattolo, come mezzo per l’umanizzazione e la socializzazione del bambino, il saggio lo accosta alla questione del dono nelle scienze sociali e psicologiche. Il “dono del giocattolo” viene esplorato nei due sensi del genitivo: in quanto genitivo soggettivo, il giocattolo è dono in quanto simbolo e apertura di mondo; nel senso del genitivo oggettivo, l’oggetto donato è gesto di riconoscimento intersoggettivo e luogo di un’intenzionalità congiunta fra il piccolo e il caregiver. Il dono del giocattolo, ricco di carica affettiva e simbolica, manifesta il legame tra creatività e narrazione, fungendo da spazio transizionale che permette al bambino di abitare e trasformare il mondo, rafforzando la propria identità attraverso il gioco. Attingendo alle teorie di Marcel Mauss sul dono, alla psicologia di Winnicott e alle prospettive filosofiche di Ricoeur e Mead, il saggio sottolinea il ruolo del giocattolo come punto di convergenza tra realtà e immaginazione che consente al bambino di decentrarsi, tessere relazioni e trasformare simbolicamente la realtà attraverso la facoltà dell’immaginazione.
Il dono del giocattolo come gesto di riconoscimento
Zanardo S
2024-01-01
Abstract
Per esplorare la dimensione simbolica e relazionale del giocattolo, come mezzo per l’umanizzazione e la socializzazione del bambino, il saggio lo accosta alla questione del dono nelle scienze sociali e psicologiche. Il “dono del giocattolo” viene esplorato nei due sensi del genitivo: in quanto genitivo soggettivo, il giocattolo è dono in quanto simbolo e apertura di mondo; nel senso del genitivo oggettivo, l’oggetto donato è gesto di riconoscimento intersoggettivo e luogo di un’intenzionalità congiunta fra il piccolo e il caregiver. Il dono del giocattolo, ricco di carica affettiva e simbolica, manifesta il legame tra creatività e narrazione, fungendo da spazio transizionale che permette al bambino di abitare e trasformare il mondo, rafforzando la propria identità attraverso il gioco. Attingendo alle teorie di Marcel Mauss sul dono, alla psicologia di Winnicott e alle prospettive filosofiche di Ricoeur e Mead, il saggio sottolinea il ruolo del giocattolo come punto di convergenza tra realtà e immaginazione che consente al bambino di decentrarsi, tessere relazioni e trasformare simbolicamente la realtà attraverso la facoltà dell’immaginazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.