Il lavoro analizza il complesso rapporto tra pienezza del diritto all’istruzione e garanzie per le persone con disabilità nel contesto di una analisi della funzione amministrativa, e quindi del ruolo delle istituzioni pubbliche. La prospettiva assunta muove dall’esame delle condizionalità finanziarie e, dunque, dal peso che negli anni esse hanno avuto non solo nel contesto delle decisioni in sede legislativa, ma anche nelle sedi amministrative e giurisdizionali, e questo già prima dell’introduzione del principio dell’equilibrio di bilancio. In questa prospettiva, nel lavoro viene svolta una disamina delle principali decisioni della Corte costituzionale, evidenziando il percorso che ha portato alla individuazione del bilancio come bene pubblico, segnando il passaggio dalla dimensione del diritto condizionato a quella del diritto condizionante e, dunque, al cambio di paradigma segnato dall’ingresso, nelle decisioni del giudice costituzionale, di un “capability approach” in cui si pone l’accento sulla circostanza per cui la rimozione degli ostacoli non può essere parametrata al profilo meramente reddituale, dovendosi valorizzare il profilo delle “capacità” dell’individuo, in un contesto complessivo (interferenziale). E ciò in quanto la necessità di garanzia dell’eguaglianza sostanziale non può prescindere dalla considerazione delle variabili della disabilità, per costruire percorsi di inclusione e partecipazione effettiva alla vita sociale dell’individuo. Una diversa prospettiva in cui il risultato non può essere raggiunto se non si considera la dimensione strumentale dell’organizzazione amministrativa e dei diversi soggetti che operano nel settore, valorizzando e mettendo a sistema le diverse componenti, anche nella predisposizione di quegli strumenti di programmazione e pianificazione degli interventi finalizzati a garantire l’inclusione. Gli elementi sostanziali così ricostruiti sono poi, nell’ultima parte del lavoro, utilizzati per una lettura critica della questione relativa al riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario.

Disabilità e diritto all’istruzione: alla ricerca di un difficile equilibrio tra persona e valore economico della prestazione (pubblica)

Giani
2022-01-01

Abstract

Il lavoro analizza il complesso rapporto tra pienezza del diritto all’istruzione e garanzie per le persone con disabilità nel contesto di una analisi della funzione amministrativa, e quindi del ruolo delle istituzioni pubbliche. La prospettiva assunta muove dall’esame delle condizionalità finanziarie e, dunque, dal peso che negli anni esse hanno avuto non solo nel contesto delle decisioni in sede legislativa, ma anche nelle sedi amministrative e giurisdizionali, e questo già prima dell’introduzione del principio dell’equilibrio di bilancio. In questa prospettiva, nel lavoro viene svolta una disamina delle principali decisioni della Corte costituzionale, evidenziando il percorso che ha portato alla individuazione del bilancio come bene pubblico, segnando il passaggio dalla dimensione del diritto condizionato a quella del diritto condizionante e, dunque, al cambio di paradigma segnato dall’ingresso, nelle decisioni del giudice costituzionale, di un “capability approach” in cui si pone l’accento sulla circostanza per cui la rimozione degli ostacoli non può essere parametrata al profilo meramente reddituale, dovendosi valorizzare il profilo delle “capacità” dell’individuo, in un contesto complessivo (interferenziale). E ciò in quanto la necessità di garanzia dell’eguaglianza sostanziale non può prescindere dalla considerazione delle variabili della disabilità, per costruire percorsi di inclusione e partecipazione effettiva alla vita sociale dell’individuo. Una diversa prospettiva in cui il risultato non può essere raggiunto se non si considera la dimensione strumentale dell’organizzazione amministrativa e dei diversi soggetti che operano nel settore, valorizzando e mettendo a sistema le diverse componenti, anche nella predisposizione di quegli strumenti di programmazione e pianificazione degli interventi finalizzati a garantire l’inclusione. Gli elementi sostanziali così ricostruiti sono poi, nell’ultima parte del lavoro, utilizzati per una lettura critica della questione relativa al riparto di giurisdizione tra giudice amministrativo e giudice ordinario.
2022
979-12-5976-174-3
Disabilità, inclusione, diritti fondamentali, amministrazione
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