L’esperienza di una malattia cronica e/o degenerativa può alterare profondamente la percezione del sé e la narrazione identitaria di un individuo, imponendo una frattura nel modo in cui il soggetto si concepisce, ovvero nella sua identità narrativa. Malattie come il cancro o la malattia di Parkinson, caratterizzate da un decorso prolungato e da effetti degenerativi, possono produrre profondi cambiamenti , i quali possono essere così significativi da portare il soggetto a dovere rinegoziare la propria concezione di sé; il corpo può giocare un ruolo importante da questo punto di vista. Poiché esso rappresenta un elemento centrale nella costruzione dell’identità, cambiamenti significativi e improvvisi come venire sottoposti ad una mastectomia bilaterale, oppure perdere l’uso delle gambe, possono divenire fonte di disgregazione del sé. In risposta a questa crisi, il lavoro del paziente sul proprio carattere può rappresentare una risorsa fondamentale. Lo sviluppo di virtù può favorire un coping positivo, consentendo al soggetto di affrontare i cambiamenti corporei non come una definitiva perdita della propria identità narrativa e di rielaborare positivamente il proprio sé frammentato. Questo contributo esplora l’impatto dei cambiamenti corporei risultanti da malattie croniche e degenerative sull’identità personale. Inoltre, si pone lo scopo di analizzare come la fioritura possa sostenere il soggetto nell’accettare tali cambiamenti e nel processo di riappropriazione di un nuovo sé, contribuendo alla rielaborazione positiva della narrazione identitaria.
Il ruolo della fioritura morale nella riappropriazione del sé disgregato
Elena Ricci
Writing – Review & Editing
2024-01-01
Abstract
L’esperienza di una malattia cronica e/o degenerativa può alterare profondamente la percezione del sé e la narrazione identitaria di un individuo, imponendo una frattura nel modo in cui il soggetto si concepisce, ovvero nella sua identità narrativa. Malattie come il cancro o la malattia di Parkinson, caratterizzate da un decorso prolungato e da effetti degenerativi, possono produrre profondi cambiamenti , i quali possono essere così significativi da portare il soggetto a dovere rinegoziare la propria concezione di sé; il corpo può giocare un ruolo importante da questo punto di vista. Poiché esso rappresenta un elemento centrale nella costruzione dell’identità, cambiamenti significativi e improvvisi come venire sottoposti ad una mastectomia bilaterale, oppure perdere l’uso delle gambe, possono divenire fonte di disgregazione del sé. In risposta a questa crisi, il lavoro del paziente sul proprio carattere può rappresentare una risorsa fondamentale. Lo sviluppo di virtù può favorire un coping positivo, consentendo al soggetto di affrontare i cambiamenti corporei non come una definitiva perdita della propria identità narrativa e di rielaborare positivamente il proprio sé frammentato. Questo contributo esplora l’impatto dei cambiamenti corporei risultanti da malattie croniche e degenerative sull’identità personale. Inoltre, si pone lo scopo di analizzare come la fioritura possa sostenere il soggetto nell’accettare tali cambiamenti e nel processo di riappropriazione di un nuovo sé, contribuendo alla rielaborazione positiva della narrazione identitaria.File | Dimensione | Formato | |
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