on l'ordinanza n. 12060 del 21 marzo 2013, la Corte di cassazione, ha sollevato questione di legittimità costituzionale avverso alcune disposizioni di cui alla legge n. 270/05. La decisione della Corte di Cassazione presenta diversi profili problematici. In relazione al requisito della rilevanza della questione di costituzionalità , sussistono dubbi circa l'autonomia dell'oggetto del giudizio dinanzi alla Cassazione rispetto al giudizio di legittimità dinanzi alla Corte costituzionale. In relazione al requisito della non manifesta infondatezza, si rileva che avere posto l'efficienza del sistema elettorale come criterio di valutazione della ragionevolezza delle disposizioni sul premio di maggioranza sembra dare adito a più di un dubbio a favore della fondatezza della questione di legittimità costituzionale; dubbi che si rafforzano se si osserva il sistema elettorale del Senato dove il premio di maggioranza viene assegnato su base regionale e di fatto, può condurre ad una maggioranza diversa da quella della Camera dei Deputati. In relazione alla mancanza di preferenze nell'attuale legge elettorale, va posto in evidenza che la legge n. 270/05, con il meccanismo delle liste bloccate, non prevede alcun meccanismo che garantisca la scelta dei candidati da parte degli elettori; il rapporto elettore-eletto ne risulta troncato.
La compressione della sovranità del corpo elettorale tra maggioranze artificiali e riduzioni del voto ad una mera scelta di lista e non di candidati
PALMA M
2013-01-01
Abstract
on l'ordinanza n. 12060 del 21 marzo 2013, la Corte di cassazione, ha sollevato questione di legittimità costituzionale avverso alcune disposizioni di cui alla legge n. 270/05. La decisione della Corte di Cassazione presenta diversi profili problematici. In relazione al requisito della rilevanza della questione di costituzionalità , sussistono dubbi circa l'autonomia dell'oggetto del giudizio dinanzi alla Cassazione rispetto al giudizio di legittimità dinanzi alla Corte costituzionale. In relazione al requisito della non manifesta infondatezza, si rileva che avere posto l'efficienza del sistema elettorale come criterio di valutazione della ragionevolezza delle disposizioni sul premio di maggioranza sembra dare adito a più di un dubbio a favore della fondatezza della questione di legittimità costituzionale; dubbi che si rafforzano se si osserva il sistema elettorale del Senato dove il premio di maggioranza viene assegnato su base regionale e di fatto, può condurre ad una maggioranza diversa da quella della Camera dei Deputati. In relazione alla mancanza di preferenze nell'attuale legge elettorale, va posto in evidenza che la legge n. 270/05, con il meccanismo delle liste bloccate, non prevede alcun meccanismo che garantisca la scelta dei candidati da parte degli elettori; il rapporto elettore-eletto ne risulta troncato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.