Laddove l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone (art. 393 c.p.) venga realizzato con l’intervento di un terzo, il fatto deve essere qualificato come estorsione (art. 629 c.p.) ove questi agisca per un interesse proprio. Siffatto interesse, tuttavia, non può essere individuato nel movente che spinge il terzo ad agire, richiedendosi, ai fini di un giudizio di responsabilità exart. 629 c.p., un ingiusto profitto con altrui danno, che il terzo richiede e ottiene dalla vittima della violenza o della minaccia

Responsabilità del terzo esecutore nell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Nota a Cassazione penale, Sez. II, sentenza 15 novembre 2023, n. 46097

leotta carmelo
2023-01-01

Abstract

Laddove l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone (art. 393 c.p.) venga realizzato con l’intervento di un terzo, il fatto deve essere qualificato come estorsione (art. 629 c.p.) ove questi agisca per un interesse proprio. Siffatto interesse, tuttavia, non può essere individuato nel movente che spinge il terzo ad agire, richiedendosi, ai fini di un giudizio di responsabilità exart. 629 c.p., un ingiusto profitto con altrui danno, che il terzo richiede e ottiene dalla vittima della violenza o della minaccia
2023
esercizio arbitrario ragioni
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Nota a C.Sez.II 46097-2023.pdf

accesso aperto

Licenza: Dominio pubblico
Dimensione 51.8 kB
Formato Adobe PDF
51.8 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14092/6023
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
social impact