L’autore tratta del processo contro Adolf Eichmann, svoltosi in Israele nel 1961-1962 e conclusosi con la sua condanna a morte. Dopo un inquadramento sulla Nazi and Nazi Collaborators Punishment Law 5710-1950 n. 64, in base alla quale sono formulate le incolpazioni, si analizzano tre questioni fondamentali: la cattura dell’imputato in territorio straniero, avvenuta in violazione del diritto internazionale; il principio di legalità, applicato alla luce della doctrine of substantive justice; il ricorso al principio di giurisdizione universale. Nelle conclusioni, in parte riprendendo l’insegnamento di Hannah Arendt contenuto ne La banalità del male, si cerch
Il processo contro Adolf Eichmann (1961-1962)
Leotta Carmelo
2024-01-01
Abstract
L’autore tratta del processo contro Adolf Eichmann, svoltosi in Israele nel 1961-1962 e conclusosi con la sua condanna a morte. Dopo un inquadramento sulla Nazi and Nazi Collaborators Punishment Law 5710-1950 n. 64, in base alla quale sono formulate le incolpazioni, si analizzano tre questioni fondamentali: la cattura dell’imputato in territorio straniero, avvenuta in violazione del diritto internazionale; il principio di legalità, applicato alla luce della doctrine of substantive justice; il ricorso al principio di giurisdizione universale. Nelle conclusioni, in parte riprendendo l’insegnamento di Hannah Arendt contenuto ne La banalità del male, si cerchFile | Dimensione | Formato | |
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